Rapporto di Prova Emissioni

Introduzione e quadro normativo

Fonte: sito www.arpa.veneto.it

La norma quadro in materia di prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera è costituita dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, parte V, che si applica a tutti gli impianti (compresi quelli civili) ed alle attività che producono emissioni in atmosfera stabilendo valori di emissione, prescrizioni, metodi di campionamento e analisi delle emissioni oltre che i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai limiti di legge. …. Omissis….. Per gli impianti sottoposti ad autorizzazione integrata ambientale (AIA) vale quanto previsto dal D.Lgs. 152/2006 (parte II) …

Fonte: Standardizzazione delle metodologie operative per il controllo delle emissioni in atmosfera – Linee Guida – ARPAV - Dipartimento Provinciale di Treviso

Il prelievo di un campione per il controllo delle emissioni in atmosfera si discosta decisamente da quello di altre matrici ambientali in quanto, oltre a dover essere rappresentativo dell’intera emissione, non avviene prelevando un’unica aliquota da sottoporre ad analisi ma ha bisogno di diversi substrati di captazione in funzione dell’inquinante da monitorare. …. Omissis…..

Stante quanto sopra si ritiene, ove non diversamente specificato nel decreto di autorizzazione o imposto da normative settoriali, che per la conduzione dei campionamenti a camino, al fine di ottenere un valore medio finale che sia rappresentativo delle reali operazioni che si svolgono all’interno del singolo ciclo produttivo, si debbano seguire le presenti indicazioni:
- eseguire sempre un minimo di 3 (tre) prelievi per parametro;
- eseguire sempre prelievi di durata di 60 (sessanta) minuti;
- ricavare il dato di concentrazione finale come media dei 3 o più prelievi effettuati nella stessa giornata;
- confrontare il dato finale con il valore limite imposto.
In merito a quest’ultimo punto si sottolinea che i risultati analitici e/o la relazione tecnica associata ad essi, dovranno riportare, oltre al metodo utilizzato, anche l’incertezza di misura associata a tale risultato finale; si considera superato il limite di legge quando l’estremo inferiore dell’intervallo di confidenza della misura (cioè il valore medio rilevato sottratto dell’incertezza associata) risulta superiore al valore limite autorizzato. …. Omissis…..

Si ritiene opportuno richiamare alcune considerazioni sulla presentazione dei risultati finali delle indagini a camino (referti di analisi, relazione tecnica, conclusioni ecc.) così come previsto anche nell’Allegato F Example form of emission measurement report della norma UNI EN 15259. In particolare è utile siano riportati i seguenti dati:
- il nome del Laboratorio che emette il referto di Prova e/o la relazione Tecnica;
- il nome dello stabilimento presso cui è stato eseguito il controllo e il punto di emissione
monitorato;
- il numero di prelievi eseguiti e la data e l’ora di inizio e fine delle singole prove;
- i metodi di campionamento e analisi utilizzati per la determinazione di ogni singolo parametro;
- le condizioni di esercizio degli impianti o delle linee produttive al momento dei prelievi;
- i risultati delle singole prove;
- la media delle prove con associata l’incertezza di misura;
- i parametri utili a caratterizzare l’emissione (portata, sezione/diametro del condotto alla sezione di prelievo, temperatura media, umidità media, ossigeno medio, ecc.);
- la presenza di eventuali sistemi di abbattimento degli inquinanti;
- il confronto con il valore limite autorizzato;

Le sezioni del Rapporto di Prova standard dedicato alle emissioni in atmosfera(sommario)

Il Rapporto di prova standard dedicato alle emissioni in atmosfera si compone delle seguenti parti:
  • Dati relativi alle informazioni generali sul campionamento e sulle caratteristiche dell'emissione
    In questa parte potranno essere inserite, solo a titolo di esempio, le seguenti informazioni: Denominazione emissione, Punto di emissione, Altezza di emissione, Atto normativo di riferimento, Condizioni di marcia, Condizioni metereologiche, Forma e dimensioni condotto, Pressione atmosferica ecc..
  • Dati Relativi alle informazioni sui singoli campionamenti
    In questa parte potranno essere inserite, solo a titolo di esempio, le seguenti informazioni: Temperatura effluente, Densità effluente, Pressione differenziale, Velocità effluente, Portata effettiva, Portata normalizzata
  • Dati Relativi alle linee di Campionamento
    In questa parte potranno essere inserite, solo a titolo di esempio, le seguenti informazioni riguardanti le varie linee di campionamento: Data inizio - fine / Ora inizio - fine, Volume Normalizzato
  • Dati Relativi alle prove eseguite sui campioni prelevati
    Questa parte comprende: Indagine eseguita, eventuale classificazione , il Metodo
    Valore di emissione: U.M, Concentrazione, LQ , incertezza
    Soglia di rilevanza: U.M, Flusso di massa, LQ e incertezza
  • Tabella finale di calcolo dei valori medi e confronto con i limiti di legge
    Questa parte è ottenuta automaticamente in base ai dati inseriti nella sezione precedente e comprende:
  • Sia per il Valore di emissione che per la soglia di rilevanza: U.M., valori medi concentrazione/flusso di massa calcolati con il criterio di stima  MEDIUM-BOUND (si veda paragrafo Trattamento dei dati inferiori al limite di rilevabilità), valori medi incertezza, limiti normativi riferiti alla singola sostanza o alla sommatoria delle sostanze con la stessa classificazione secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, parte V. Qualora la normativa preveda limiti riferiti alla sommatoria delle sostanze la tabella riporterà in automatico tale sommatoria, sempre con il criterio di stima MEDIUM-BOUND.

Dati relativi alle informazioni generali sul campionamento e sulle caratteristiche dell'emissione

Questa sezione verrà mostrata per prima nel Rapporto di Prova Emissioni Standard. Per definire i dati da inserire nella sezione occorre creare un'analisi/prova con gruppo = @CA; le informazioni da esporre sul Rapporto di Prova verranno definite come singoli parametri della prova (si veda esempio sotto). In accettazione campioni il primo subid campione conterrà, di regola, solo questa prova "generica".

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Esempio sezione informazioni generali sul campionamento e sulle caratteristiche dell'emissione su Rapporto di Prova



Dati Relativi alle informazioni sui singoli campionamenti

Questa sezione verrà mostrata successivamente a quella precedentemente descritta nel Rapporto di Prova Emissioni Standard. Per definire i dati da inserire nella sezione occorre creare un'analisi/prova con gruppo = @CAS ed inserirla normalmente come prima prova del campione; le informazioni da esporre sul Rapporto di Prova verranno definite come singoli parametri della prova (si veda esempio sotto). Si ricorda che l'utente potrà impostare e utilizzare anche delle formule di calcolo per ottenere uno o più valori relativi ai singoli campioni.

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Esempio sezione relativa alle informazioni sui singoli campioni sul Rapporto di Prova



Dati Relativi alle Linee di Campionamento

Questa sezione verrà mostrata successivamente a quella precedentemente descritta nel Rapporto di Prova Emissioni Standard. Per definire i dati da inserire nella sezione occorre creare un'analisi/prova con gruppo = @LC; le informazioni da esporre sul Rapporto di Prova verranno definite come singoli parametri della prova (si veda esempio sotto). Si ricorda che l'utente potrà impostare e utilizzare anche delle formule di calcolo per ottenere uno o più valori relativi ai singoli campioni.

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Esempio sezione relativa alle informazioni sui singoli campioni sul Rapporto di Prova



Dati Relativi alle prove eseguite sui campioni prelevati

Questa sezione verrà mostrata successivamente a quella precedentemente descritta nel Rapporto di Prova Emissioni Standard. Nella sezione verranno riportate le prove definite con gruppo = @CFM (Concentrazione e Flusso di Massa). Per le prove occorrerà definire un parametro per la concentrazione ed un (eventuale) parametro per il Flusso di Massa, entrambi identificati dal "Tipo CFM".

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Anche in questo caso sarà possibile impostare delle formule di calcolo sui parametri. Ad esempio per il calcolo del Flusso di massa è possibile impostare la seguente formula:

iif(isnumeric([c]),([c]*[Pn])/1000,"<"&Arrotonda(([@LQ_c]*[Pn])/1000,2))

dove c= concentrazione e Pn= Portata Normalizzata

Nella formula di calcolo proposta abbiamo aggiunto un test iniziale per verificare che la concentrazione sia un risultato numerico oppure sia inferiore al limite di quantificazione (LQ); qualora il valore della concentrazione non sia numerico (es. <LQ) il risultato del Flusso di Massa sarà inferiore al valore di LQ della concentrazione a cui viene applicata la formula di calcolo per il Flusso di Massa

Esempio su Microsoft Excel

Esempio formula inserita nell'applicativo LabPro AC

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Esempio sezione relativa alle prove eseguite sui singoli campioni prelevati sul Rapporto di Prova



Tabella finale di calcolo dei valori medi e confronto con i limiti di legge

Poichè come riportato nel paragrafo iniziale Introduzione e quadro normativo da Linee Guida – ARPAV - Dipartimento Provinciale di Treviso si richiede di ricavare il dato di concentrazione finale come media dei 3 o più prelievi effettuati nella stessa giornata, la sezione finale del Rapporto di Prova prevede di riportare una tabella con i valori medi rilevati sia della concentrazione che del Flusso di Massa.

Questa sezione viene calcolata in automatico sul Rapporto di Prova e include per ogni parametro analizzato:
  • il valore medio della concentrazione calcolato con il criterio di stima MEDIUM-BOUND (si veda paragrafo Trattamento dei dati inferiori al limite di rilevabilità), UM, LQ e incertezza;
  • il valore medio del flusso di massa, anch'esso calcolato con il criterio di stima MEDIUM-BOUND, UM e LQ (medio) e incertezza;
  • la classificazione del parametro, ove presente, ai sensi del D.Lgs 152 del 3 aprile 2006
  • il confronto dei valori (eventualmente sommati dove la normativa lo preveda) con il limite di riferimento legislativo. Anche per quanto riguarda la sommatoria è stato adottato il criterio di stima MEDIUM-BOUND (si veda paragrafo Trattamento dei dati inferiori al limite di rilevabilità)

Per ottenere la sezione con il calcolo dei valori medi, classificazioni e confronto con il limite di riferimento legislativo occcorrerà inserire nell'ultimo subID una prova (denominata ad esempio VALORI MEDI) che riporti nel campo gruppo il valore @VME, come da immagine sotto riportata:

In fase di inserimento risultati occorrerà cliccare sul tasto "Calcola Risultati"



Tabella riassuntiva limiti da D. LGS. n. 152, 3 aprile 2006 - Allegato I -Valori di emissione e prescrizioni - Parte II

Tabella Classe Limite Concentrazione
(mg/Nm3)
Limite Flusso di massa
(g/h)
Note
A1 I 0,1 0,5 (1)
A1 II 1 5 (1) (2)
A1 III 5 25 (1) (2)
A2 I 0,01 0,02 (1)
A2 II 0,5 0,5 (1)
B I 0,2 1 (1)
B II 1 5 (1) (2)
B III 5 25 (1) (2)
C I 1 10 -
C II 5 50 -
C III 30 300 -
C IV 250 2000 -
C V 500 5000 -
D I 5 25 (1)
D II 20 100 (1) (2)
D III 150 2000 (1) (2)
D IV 300 3000 (1) (2)
D V 600 4000 (1) (2)

(1) In caso di presenza di più sostanze della stessa classe le quantità delle stesse devono essere sommate

(2) In caso di presenza di più sostanze di classi diverse, alle quantità di sostanze di ogni classe devono essere sommate le quantità di sostanze delle classi inferiori

In Tabelle di Base >> Gestione anlisi >> Anagrafica, scheda "Valori di riferimento e default" è possibile associare l'analisi alla corretta classificazione ai sensi del D. LGS. n. 152, 3 aprile 2006 - Allegato I -Valori di emissione e prescrizioni - Parte II

I limiti normativi previsti dal D. LGS. n. 152, 3 aprile 2006  sono inseriti dalla maschera "Classificazione CFM" che viene aperta dal bottone nuovo alla destra del rispettivo campo.

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Trattamento dei dati inferiori al limite di rilevabilità

Fonte: ARPA Molise – VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA - www.arpamoliseairquality.it/valutazione-della-qualita-dellaria

.. omissis ....
Il problema dei dati NR si pone quando:
1. Occorre calcolare, per una sostanza, la concentrazione media a partire da più misure di cui alcune risultano NR
2. Occorre calcolare la concentrazione cumulativa (o sommatoria) di più sostanze, di cui alcune risultano NR

I criteri più comunemente impiegati consistono nell’assegnare a tali dati di concentrazione il valore di “0” oppure quello corrispondente all’LR. Un terzo criterio consiste nell’assegnare il valore corrispondente all’LR/2.
1. NR=0 -> stima LOWER-BOUND, dunque sottostima il valore vero della concentrazione media o della sommatoria delle concentrazioni
2. NR=LR -> stima UPPER-BOUND, dunque sovrastima il valore vero. È dunque una soluzione cautelativa dal punto di vista della protezione dell’ambiente e della salute
3. NR=LR/2 -> stima MEDIUM-BOUND e si basa sula fatto che mediamente i dati NR siano ≈ LR/2. È la soluzione maggiormente raccomandata in letteratura, anche quando i risultati non servono a valutare la conformità ad un valore limite. L’errore che questa soluzione comporta nella stima della media dipende dall’LR (tende ad aumentare con l’aumento di questo)
... omissis ...

Nel Rapporto di Prova Emissioni, nella tabella finale di calcolo dei valori medi e confronto con i limiti di legge, è stato adottato il criterio di stima MEDIUM-BOUND, ovvero qualora il valore sia non numerico (es <LQ, NR ecc) si è considerato LQ/2, sia nelle medie che nelle sommatorie.

Esempio calcolo per media con il criterio di stima MEDIUM-BOUND

Esempio calcolo della sommatoria sostanze con il criterio di stima MEDIUM-BOUND